Ciao...
la situazione non è delle migliori
Il Nepal è di nuovo sull'orlo di una pericolosa crisi dopo le dimissioni del primo ministro maoista e la formazione di un nuovo governo di unità nazionale formato dai vecchi partiti dell'era monarchica, il Congresso Nepalese e l'Unione Marxista-Leninista.
http://it.peacereporter.net/articolo/15549/Nepal%2C+una+crisi+pericolosa
in breve negli ultimi giorni:
12-05-2009
Manifestazioni a Kathmandu e violenze nei villaggi. I supporter dell’ex-premier Prachanda contro il Nepali Congress e i comunisti del partito marxista-leninista ora a capo del governo di unità nazionale.
7-05-2009
Dopo gli scontri tra maoisti e polizia per le strade della capitale, il governo di unità nazionale schiera i militari per tentare di tenere sotto controllo la situazione.
4-05-2009
Il premier Prachanda si dimette
Grave scontro istituzionale che vede contrapposti il presidente del consiglio e il capo dello Stato. Il premier ha silurato il capo dell’esercito, il presidente lo ha reinsediato. L’Onu chiede una soluzione consensuale della crisi.
Si spacca la coalizione di governo.
Premier maoista licenzia il generale. Il presidente lo difende
14-aprile-2009
Crisi alimentare in Nepal. Due milioni di persone senza cibo
da viaggiari sicuri...Diffuso il 13.05.2009. Tuttora valido.
Nel Paese permangono fattori di forte tensione interna. Numerose manifestazioni di protesta si sono di recente registrate anche nella Capitale e nella valle di Kathmandu. Ai connazionali che intendano comunque recarsi in Nepal, si consiglia pertanto la massima cautela, in particolare di evitare luoghi di eventuali manifestazioni ed assembramenti, spostamenti isolati, nonché di tenersi aggiornati sull’evolversi della situazione anche attraverso gli organi d’informazione locali ed internazionali.
Si segnalano inoltre le prolungate interruzioni dell’erogazione di energia elettrica – fino a 16 ore al giorno – che si verificano anche a Kathmandu.
La regione del Terai resta ancora la meno sicura del Nepal. Si sconsigliano, pertanto, viaggi e spostamenti non strettamente necessari nel Terai, in particolare nei distretti di Sunsari, Saptari, Bara, Rautahat, Rupandehi e Kapilvastu.
Si sconsigliano spostamenti non strettamente necessari anche nei distretti di Sindhupalchowk e Panchthar.
IN OGNI CASO
QUANDO ANDARE?
Il periodo migliore per visitare il Nepal è ottobre e novembre, quando il clima è mite, l'aria è tersa, la visibilità perfetta e la natura rigogliosa, grazie all'effetto dei monsoni. Da febbraio ad aprile, quando finisce la stagione secca, la visibilità non è così buona, a causa della polvere, ma la temperatura è ottima e fioriscono i fiori più belli. A dicembre e a gennaio la visibilità non è male, ma a volte fa troppo freddo: chi fa trekking deve equipaggiarsi per la neve, ma anche chi sta a Kathmandu negli alberghi più economici batterà i denti perché non c'è il riscaldamento. Il resto dell'anno non è molto indicato: tra maggio e giugno il caldo e la polvere si fanno insopportabili!
VISA
I viaggiatori di nazionalità italiana, così come quelli della maggior parte dei paesi, devono essere muniti di visto d'ingresso, che consente una permanenza di 60 giorni. L’alternativa più semplice è, al momento, quella di richiedere il visto all’arrivo in Nepal sia all’aeroporto sia ai valichi di confine terrestri. Ricordiamo che il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno sei mesi. Naturalmente, è possibile richiedere il visto anche prima della partenza. Per maggiori informazioni sui tempi, costi e procedure di rilascio dei visti contattate il Consolato generale onorario del Nepal in Italia (tel./fax 06 3081 8716; consnepal@mappatour.it; Via G. Bottari 15, 00135 Roma).
Rischi sanitari
vaccinazioni consigliate: difterite e tetano, epatite virale A, epatite virale B, febbre tifoide, rabbia, encefalite giapponese, poliomielite.
In Nepal non è sicuro bere l'acqua di rubinetto, per cui è consigliabile consumare solo acqua in bottiglie sigillate oppure bevande calde.
Altri rischi: mal di montagna, meningite meningococcica (nella Valle di Kathmandu), febbre tifoide, rabbia, colera.
Consiglio di stipulare un'assicurazione sanitaria che preveda, oltre alla copertura delle spese mediche, anche l'eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro paese.