Gli ultimi dati ufficiali relativi alla composizione percentuale della popolazione suddivisa per credo religioso sono i seguenti, anche se risalgono a qualche anno fa:
Induisti 80,62%
Buddhisti 10,74%
Musulmani 4,2%
Kiranti 3,6%
Jainisti 0,45%
Cristiani 0,02%
Altri 0,39%
Va precisato, tuttavia, che si tratta di dati in continua evoluzione, che stanno portando ad un aumento dell'Induismo (ormai prossimo al 90%) a detrimento sia del Buddhismo, sia dell'Islam e dell'Animismo. Peraltro si sta assistendo ad un fenomeno di imponente aumento della religione cristiana (tanto cattolica, quanto protestante) che, in pochi lustri, è passata da pochissime migliaia di fedeli (erano meno di 4.000 nel 1975) ad oltre 250.000, pari a circa l'1% della popolazione [6].
Il Nepal era fino a poco tempo fa l'unico Stato al mondo ad adottare l'Induismo come religione ufficiale, ma è divenuto uno Stato laico con risoluzione del Parlamento del 18 maggio 2006 [7]. Il sovrano medesimo è tuttora da molti considerato una manifestazione del dio Vishnu.
Anche se la maggioranza della popolazione professa l'Induismo, è diffuso anche il Buddhismo, in particolare della corrente tibetana Vajrayana. In alcune aree rurali si praticano anche il Bön (forma di sciamanesimo) e l'animismo (ad esempio la religione dei Kiranti).
Nessun culto (ad eccezione dei monoteismi) ne esclude automaticamente un altro, e talvolta risulta difficile distinguerne le singole caratteristiche. Il sincretismo è diffuso in particolar modo tra i culti Induisti, Buddhisti, animisti e sciamanici.